EVENTI ANNUALI

EVENTO OGNI 6 SETTEMBRE

RIEVOCAZIONE DELLA TRASLAZIONE DELLE RELIQUIE DI SAN TOMMASO APOSTOLO

Corteo storico rievocativo che dal molo Mandracchio “L’approdo più antico del Porto di Ortona” si snoda verso la Cattedrale di san Tommaso Apostolo ripercorrendo l’antica risalita della Porta a Mare e i vicoli di Terravecchia.

Nel mezzo dell’estate del 1258, tre galee di Ortona raggiunsero la fiorente isola di Chios, in Grecia, nell’arcipelago delle Sporadi vicino alla costa turca.

L’impero bizantino era in crisi, il regno di Nicea sostenuto dai greci tentava di strappare il primato a Manfredi, figlio di Federico II e ultimo sovrano della dinastia Sveva, principe di Taranto e futuro re di Puglia e Sicilia, gli accordi legati al despota dell’Epiro, re di Gerusalemme e suo nipote, avevano favorito l’intesa con tutte le città portuali del Mar Adriatico, compresa Ortona, ma anche con la stessa Genova, dichiarata nemica di Venezia.

Manfredi aspirava non solo a conquistare l’Itali settentrionale, come fece, ma anche a diventare imperatore d’Oriente.

A questo scopo preparò una flotta di cento galee di soldati, e diede il comando al suo grande ammiraglio Filippo Chinardo. Le navi raggiunsero la Grecia a Nauplia di Romania e poi si divise. Una parte combatté intorno al Peloponneso e alle isole dell’Egeo, l’altra nel mare che all’epoca lambiva la costa turca-siriana. Le tre galee ortonesi si mossero sul secondo fronte della guerra e raggiunsero l’isola di Chios.

Il racconto che segue è fornito da Giambattista De Lectis, medico e scrittore ortonese del secolo XVI°.

Dopo il saccheggio, il comandante di Ortona, Leone si recò a pregare nella chiesa principale dell’isola di Chios e fu attratto da un oratorio adorno di forti luci. Un anziano sacerdote, tramite un interprete, lo informò che in quell’oratorio si venerava il corpo di San Tommaso Apostolo.

Leone, pervaso da un’insolita dolcezza, si raccoglie in una profonda preghiera. In quel momento una mano leggera lo invitò per due volte ad avvicinarsi. Il comandante Leone stese la mano e prese un osso dal buco più grande della lapide, sul quale erano incise lettere greche e un ritratto a mezzo busto con aureola del Vescovo.

Confermò quanto aveva detto il vecchio sacerdote e si trovò effettivamente al cospetto del corpo dell’Apostolo. Tornò in cambusa e pianificò la rapina per la notte successiva, insieme al compagno Ruggiero Grogno. I due così fecero. Sollevarono la pesante pietra e osservarono i resti sottostanti. Lo avvolsero in un panno bianco, il resto in una cassa di legno (deposito ad Ortona fino al saccheggio del 1566) e lo imbarcarono sulla galea. Leone, poi, insieme ad altri compagni, ritornò nuovamente in chiesa, prese la lapide e la portò via.

Proprio l’ammiraglio Chinardo venne a conoscenza del prezioso carico spostò tutti i marinai su altre navi di fede musulmana e ordinò di prendere la rotta per Ortona. La galea che consegnò le ossa dell’Apostolo salpò più sicura e veloce dell’altra e approdò al porto di Ortona il 6 settembre 1258.

Secondo il racconto del De Lectis, ne fu informato l’abate Jacopo, responsabiledella chiesa di Ortona, che organizzò una buona accoglienza condivisa da molte persone.

Da allora il corpo e la lapide sono custoditi nella cripta della Cattedrale.

Nel 1259, un anno più tardi, un cartiglio vergato, firmato dal giudice barese Giovanni Pavone alla presenza di cinque testimoni tutti riportati nell’atto originale,  conservato presso la biblioteca diocesana di Ortona, testimonia la veridicità di quell’avvenimento, come riportate dalle parole del medico scrittore Giambattista De Lectis del 1500 secolo.

Quindi da quel lontano 6 settembre 1258 il bottino del navarca Pio Leone e delle sue tre galee cambiò la storia di Ortona, legandola indistintamente con l’Apostolo di Cristo.

Le sue reliquie si conservano come già detto da quasi 8 secoli (766 anni) nella cattedrale a lui dedicata.

Dall’arrivo in Ortona di quelle Ossa Sacre, la storia del popolo ortonese si identifica con la vita che ruota intorno alla Tomba di San Tommaso.

La notizia della presenza del corpo dell’Apostolo si diffuse rapidamente, i pellegrini da quel momento affluirono numerosi giorno dopo giorno, anno dopo anno e  i pontefici iniziarono a gratificare le flotte dei fedeli pellegrini con la concessione delle indulgenze.

EVENTO OGNI PRIMO SABATO DI MAGGIO

Corteo delle Chiavi d’Argento, della Dama e delle Damigelle dei Quarti e delle Contrade

Il nuovo progetto del Corteo Storico delle Chiavi d’Argento di Ortona, della dama e delle damigelle dei quarti e delle contrade punta a sviluppare al meglio la sfilata storica della Compagnia del Castello. Dare nuova linfa per la manifestazione storica più longeva ed importante della città, e tra i più importanti d’Abruzzo, è cosa molto complessa visti i tempi ristretti di risorse pubbliche e private. Le idee, quelle valide, riescono sempre ad affermarsi con il tempo, e proprio su questo basiamo le nostre nuove proposte, convinti della bontà del nostro nuovo progetto.

Partendo dal concetto artistico che ha sviluppato il nostro gruppo storico, il nuovo progetto ribadisce la volontà di sugellare il corteo con tutta la popolazione del territorio comunale affinché la sfilata della rievocazione storica possa essere sentita da tutti come propria; quindi le nostre nove damigelle continueranno sempre a rappresentare i quattro quarti del nucleo urbano della città antica, il nuovo quartiere popolare di Fontegrande e le quattro porzioni del territorio

comunale che chiameremo per comodità logistica “Contrade”, in grado di rappresentare tutte le zone e le ville sparse sul territorio di Ortona  (SUD – SUD OVEST – NORD OVEST – NORD).

The new project of the Historical Procession of the Silver Keys of Ortona, of the ladies and damsels of the quarters and of the districts aims to best develop the historical parade of the Company of the Castle. Giving new life to the longest-running and most important historical event in the city, and among the most important in Abruzzo, is a very complex thing given the limited time available for public and private resources. Ideas, valid ones, always manage to establish themselves over time, and it is precisely on this that we base our new proposals, convinced of the goodness

of our new project. Starting from the artistic concept that our historical group has developed, the new project reiterates the desire to seal the procession with the entire population of the municipal area so that the historical re-enactment parade can be felt by everyone as their own; therefore our nine bridesmaids will always continue to represent the four quarters of the urban nucleus of the ancient city, the new popular neighborhood of Fontegrande and the four portions

of the municipal territory which we will call for logistical convenience “Contrade”, capable of representing all the areas and villas scattered across the territory of Ortona (SOUTH – SOUTH WEST – NORTH WEST – NORTH).

Studiando sempre con più attenzione e rigore scientifico l’evoluzione del Corteo Storico di Ortona, 

siamo ripartiti dalla prima edizione del 1977, dove per la prima volta si è inserita la figura della

“Valletta” in abito medievale, con il compito di trasportare a piedi in una sorta di corteo ufficiale della città il cuscino di velluto con adagiate le chiavi d’argento conservate nel municipio e che ogni anno, per le feste di “Perdono” in onore del nostro patrono San Tommaso Apostolo, venivano consegnate alla chiesa locale onde poter permettere di aprire insieme alle loro chiavi le cancellate poste a protezione durante i secoli delle sacre reliquie dell’apostolo di Cristo, conservate dal 1258 a Ortona, nella cattedrale.

Dal 1977 in poi, il corteo in abiti storici è cresciuto ad ogni edizione, con molti figuranti locali, e molte realtà culturali rievocative italiane invitate a dar lustro al nostro corteo storico. I primi anni ‘90 videro ufficializzare il primo concorso per scegliere la “DAMA delle CHIAVI d’ARGENTO” come figura protagonista del Corteo Storico di Ortona e da quel momento in poi ci fu una vera e propria rivoluzione intorno a questa ragazza simbolo della città ameno per un giorno.

Dal 2000 in poi ci fu l’avvento della nostra associazione che ereditando la storia del corteo la sviluppò al meglio fino ai giorni nostri. Puntando con passione al 2027, quando il Corteo Storico delle Chiavi d’Argento di Ortona compirà 50 anni, la Ns. Associazione non vuole farsi trovare impreparata per quest’evento, in quanto gruppo culturale tra i più longevi della città in grado di dedicare più di 30 anni alla principale rievocazione storica di Ortona. Per questo lavoriamo ad un nuovo progetto per il nostro gruppo che speriamo vivamente possa consumarsi già dalle prossime edizioni del Corteo Storico.

Studying the evolution of the Historical Procession of Ortona with ever greater attention and

scientific rigor, we started again from the first edition of 1977, where for the first time the figure

of the “Valletta” in medieval dress was inserted, with the task of carrying on foot in a sort of official procession of the city, the velvet cushion with the silver keys kept in the town hall and which every year, for the “Forgiveness” celebrations in honor of our patron Saint Thomas the Apostle, were delivered to the local church so that allow them to open together with their keys the gates placed over the centuries to protect the sacred relics of the apostle of Christ, preserved since 1258 in Ortona, in the cathedral. From 1977 onwards, the procession in historical dress has grown with each edition, with many local figures, and many Italian cultural re-enactments invited to give prestige to our historical procession. The early 90s saw the first competition made official to choose the “LADY of the SILVER KEYS” as the protagonist figure of the Historical Procession of Ortona and from that moment on there was a real revolution around this girl who was the symbol

of the pleasant city for a day. From 2000 onwards there was the advent of our association which, inheriting the history of the procession, developed it as best as possible up to the present day.

Passionately aiming for 2027, when the Historic Procession of  the Silver Keys of Ortona will turn

50 years old, our . The Association does not want to be found unprepared for this event, as it is one of the longest-standing cultural groups in the city capable of dedicating more than 30 years to the main historical re-enactment of Ortona. For this reason, today a new project is born for our group  which we sincerely hope will be implemented as early as the next editions of this Historical Parade.

 

PROGETTO “DAMA PER SEMPRE”

Uno dei nostri ultimi progetti ruota attorno alla figura della Dama delle Chiavi d’Argento; abbiamo iniziato nel 2023 a far sfilare nel nostro gruppo storico tutte le Dame delle Chiavi susseguitesi dai primi concorsi ufficiali del 1990 ad oggi e tutte quelle vallette che hanno accompagnato i primi cortei storici locali dal 1977 al 1989.

Insieme a loro inviteremo a sfilare anche i loro figli o nipoti affinché questo titolo resta in dote alla famiglia come onore e vanto per il servizio svolto (completamente gratuito da sempre).

Il coinvolgimento sarà “per sempre”, ogni volta che loro vorranno sfilare avranno l’abito per loro e per i loro familiari per essere “Dame per Sempre”.

Davanti a loro sfilerà lo stendardo che avrà ricamato il nome della dama, l’anno della sfilata ed il quartiere di appartenenza, magari portato dalle loro figlie, o nipoti o membri della propria famiglia. Dare un’identità storica al corteo e tramandarla alle nuove generazioni crediamo vivamente sia l’amore più grande che possiamo ancora donare a quest’importante manifestazione culturale di Ortona.

Essendo la nostra Associazione la più longeva tra quelle adoperatesi per promuovere il Corteo delle Chiavi d’Argento, per continuare la nostra missione sociale che mira a sostenere la nostra importante tradizione storica, ci siamo presi l’onere e l’impegno di portare avanti anche questo nuovo e stimolante progetto!

One of our last projects revolves around the figure of the Lady of the Silver Keys; in 2023 we started to parade in our historical group all the Ladies of the Keys who followed one another from the first official competitions in 1990 to today and all those valleys who accompanied the first local historical processions from 1977 to 1989.

Together with them we will also invite the their children or grandchildren so that this title remains in the family’s dowry as an honor and pride for the service performed (always completely free). The involvement will be “forever”, every time they want to parade they will have the dress for them and their families to be “Ladies forever”.

The banner will parade in front of them with the name of the lady embroidered on it,

the year of the parade and the neighborhood they belong to, perhaps carried by their daughters, or grandchildren or members of their own family. Giving a historical identity to the procession and passing it on to new generations we strongly believe is the greatest love we can still give to this important cultural event in Ortona.

Since our Association is the longest-standing among those that have worked to promote the Silver Keys Procession, to continue our social mission which aims to support our important historical tradition, we have taken on the burden and commitment to carry on also this new and stimulating project!

 

LA CUSTODIA DELLE RELIQUIE

La custodia congiunta affidata al clero e alle autorità civili delle chiavi dell’urna contenente le reliquie dell’apostolo Tommaso deriva da un tentativo di trafugamento delle reliquie avvenuto nel 1475.

Si narra che in quell’anno alcuni malevoli cittadini ortonesi, con il consenso di un canonico della chiesa di S. Tommaso, tale Don Mascio, cercarono di trafugare le reliquie dell’Apostolo per

offrirle alla città di Venezia onde poterne trarre grande guadagno.

Il losco disegno però non andò in porto, ma spinse la municipalità ortonese a non fidarsi ciecamente dei canonici per cui da quell’anno le chiavi del sacro deposito furono conservate congiuntamente dall’autorità civile e religiosa. “Per questo furono fatte poi le ferriate, et le catene, e moltiplicate cinque chiavi” e da quel momento l’apertura del deposito delle reliquie richiese la presenza dell’autorità civile e di quella ecclesiastica.

Per l’Università ortonese era una responsabilità morale notevole la custodia delle chiavi per cui si decise di individuare ogni anno tre cittadini di spiccata moralità scelti dal Consiglio Generale della città ed eletti il 15 agosto di ogni anno in occasione del rinnovo di tutte le cariche amministrative. Essere eletti alla custodia delle chiavi delle reliquie di san Tommaso era ritenuto un grande onore. 

Questa carica era talmente ambita che alcuni eletti non vollero riconsegnare a fine mandato le chiavi per cui, di fatto, si auto-prolungarono il mandato. Il fatto fu ritenuto di notevole gravità in quanto si trattava di salvaguardare il più grande tesoro custodito dalla città, e nella seduta del 15 agosto 1601 il Consiglio Generale stabilì che i procuratori che non avessero riconsegnato le chiavi a fine mandato sarebbero stati privati, insieme agli eredi e ai successori della “voce attiva e passiva

nelle cose del Consiglio publico d’essa città”. Cioè sia i colpevoli che i loro discendenti sarebbero stati privati del diritto di voto e di essere eletti alle cariche amministrative. La presenza congiunta dell’autorità civile e religiosa il sabato di Perdono, al momento dell’apertura del sacro deposito prima dell’esposizione del busto di san Tommaso ai fedeli, è antica, dunque, di oltre cinque secoli. 

Inizialmente la presenza dell’autorità civile per l’apertura congiunta delle cancellate che circondavano la tomba dell’Apostolo era sommessa, riservata, per non disturbare la sacralità della cerimonia, aventi il solo scopo di permettere ai fedeli di lucrare l’indulgenza del Perdono.

The joint custody entrusted to the clergy and civil authorities of the keys to the urn containing the relics of the apostle Thomas derives from an attempt to steal the relics which took place in 1475. It is said that in 1475 some malevolent citizens of Ortona, with the consent of a canon of the church of S. Tommaso, a certain Don Mascio, tried to steal the relics of the Apostle to offer them to the city of Venice in order to make a great profit from them. The shady plan, however, did not come to fruition, but pushed the municipality of Ortona not to blindly trust the canons, so from that year onwards the keys to the sacred deposit were conserved jointly by the civil and religious authorities. “For this reason the iron bars and chains were then made and five keys were multiplied” and from that moment the opening of the relic deposit required the presence of the civil and ecclesiastical authorities. For the University of Ortona, the custody of the keys was a notable moral responsibility, so it was decided to identify every year three citizens of marked morality chosen by the General Council of the city and elected on 15 August of each year

on the occasion of the renewal of all the administrative positions. Being elected to guard the keys to the relics of St. Thomas was considered a great honor. This position was so coveted that some elected officials did not want to hand over the keys at the end of their mandate and, in fact, they extended their mandate for themselves. The fact was considered of considerable gravity as it involved safeguarding the greatest treasure guarded by the city, and in the session of 15 August 1601 the General Council established that the prosecutors who had not returned the keys at the end of their mandate would be deprived, together with the heirs and successors of the “active and passive voice in the affairs of the public council of that city”. That is, both the perpetrators and their descendants would have been deprived of the right to vote and to be elected to administrative positions. The joint presence of the civil and religious authority on the Saturday of Forgiveness, at the moment of the opening of the sacred deposit before the display of the bust of Saint Thomas to the faithful, is therefore over five centuries  old. Initially the presence of the civil authority for the joint opening of the gates surrounding the tomb of the Apostle was subdued, reserved, so as not to disturb the sacredness of the ceremony, with the sole purpose of allowing the faithful to profit from the indulgence of Forgiveness.

I continui interventi per garantire la robustezza delle inferriate e dei lucchetti del sacro deposito, ci fanno comprendere quanto la municipalità ortonese tenesse alla sicurezza delle sacre reliquie.

Nel 1599, avendo il vescovo fatto notare che mancava una catena che teneva chiusa la cancellata di ferro, il Consiglio Generale della città, dopo aver manifestato l’obbligo morale della municipalità nella conservazione di tanto tesoro, deliberò di “refare detta Cathena, con lucchetti grossi et fermi a tutte due le Cathene, et una di quelle chiavi tenersi dalli sindaci de questa Città, l’altra da Mons. Reverendissimo ed capitulo, et altre due da doi gentilhuomini eligendi in questo Consiglio”.

Nello stesso anno 1599 venne apportata una nuova variazione all’antico costume per “tenere più con vera cura di questo glorioso Apostolo, di quello si è fatto” e le cinque chiavi che prima venivano conservate due dal Capitolo e tre dai procuratori eletti dall’autorità civile, per una maggiore garanzia vennero ulteriormente ripartite fra più persone.

Da quel momento la custodia delle cinque chiavi era così affidata: una al sindaco, due ai procuratori civili, una al vescovo e una al capitolo.

Nel 1612 venne presa una ulteriore precauzione, che cioè la chiave affidata alla custodia del Capitolo non doveva essere tenuta sempre dalla stessa persona, ma il custode delle chiavi del sacro deposito doveva essere un Canonico nominato dal Capitolo con incarico annuale.  

The continuous interventions to guarantee the robustness of the railings and padlocks of the sacred deposit make us understand how much the Ortona municipality cared about the safety of the sacred relics. In 1599, the bishop having pointed out that a chain was missing that kept the iron gate closed, the General Council of the city, after having demonstrated the moral obligation of the municipality in the conservation of so much treasure, decided to “redo said Cathena, with padlocks large and firm to both the Cathene, and one of those keys to be held by the mayors of this City, the other by the Most Reverend and Capitular Monsignor, and two others by the two gentlemen elected in this Council”. In the same year 1599, a new variation was made to the ancient custom to “keep more true care of this glorious Apostle, than he has become” and the five keys which previously were kept two by the Chapter and three by the procurators elected by the authority civil, for a greater guarantee they were further divided among more people. From that moment on, the custody of the five keys was entrusted as follows: one to the mayor, two to the civil prosecutors, one to the bishop and one to the chapter. In 1612 a further precaution was taken, that is, the key entrusted to the custody of the Chapter did not always have to be held by the same person, but the custodian of the keys of the sacred deposit had to be a Canon appointed by the Chapter with an annual role.

EVENTO OGNi PRIMA DOMENICA DI MAGGIO

Il Corteo del “Dono di San Tommaso Apostolo”

Nella mattinata della prima domenica di maggio, durante le feste del Perdono di San Tommaso Apostolo, si svolge l’antico rito del “Corteo del Dono a San Tommaso, in cui tutte le contrade del territorio ortonese, comunità sociali organizzate e tutte le parrocchie del comune di Ortona fanno a gara per offrire dei doni al Santo e alla chiesa che ospita le sue Sante Reliquie.

Le primizie ortofrutticole del mese di maggio con i principali prodotti che si coltivano sul territorio, il pescato fresco degli ultimi giorni antecedenti le “Feste di Maggio”, piccoli animali da fattoria e doni semplici dell’artigianato locale fanno bella vista tra le principali vie cittadine prima di approdare nella Cattedrale Basilica di San Tommaso Apostolo.

Un Corteo in abito tradizionale ortonese che coinvolge tutta la popolazione devota all’Apostolo di Cristo, dai più piccoli ai più grandi, un allegro crogiuolo di colori, di profumi, di suoni e di allegria che si trasporta con gioia pronto per entrare in ciesa nel momento dell’offertorio, nella Messa mattutina presieduta dall’Arcivescovo dell’antica Diocesi di Lanciano-Ortona.

Subito dopo tutti i “doni ricevuti” saranno battuti all’asta nella piazza antistante la chiesa ed il ricavato devoluto in beneficienza.

Tutto in preparazione della Santa Processione della sera, quando il Busto d’Argento di san Tommaso Apostolo, contenete alcune sue sacre Reliquie, trasportato tra le vie della città concluderà la serata della domenica.

CORTEO DELLE CHIAVI - ARTICOLI STORICI

EVENTO OGNI 15 DI AGOSTO "IL GIORNO DELL'ASSUNTA"

Rievocazione Storica del Consiglio dei Decurioni nel giorno dell’Assunta A.D. 1591

Rievocazione Storica del Consiglio dei Decurioni nel giorno dell’Assunta A.D. 1591

Nel XVII secolo Ortona faceva parte del Regno di Napoli con assoggettamento feudale alla famiglia Farnese. La concessione feudale però non sottraeva la città dall’obbligo del rispetto delle leggi del regno giacché detta concessione era sempre e soltanto di godimento del bene concesso e mai di proprietà e di autonomia politica. Le strutture giuridiche ed amministrative della città erano pressoché identiche a quelle degli altri centri dell’Italia meridionale con qualche variazione legata principalmente alla morfologia del paese, al suo sviluppo economico, e all’aspetto sociale e religioso. In Ortona la struttura amministrativa che governava la città era abbastanza ampia; la quasi totalità delle cariche veniva rinnovata nella riunione del Consiglio decurionale del 15 agosto e gli incarichi avevano una durata annuale. Per meglio comprendere la macchina burocratica dell’Università di Ortona nel XVII secolo descriviamo brevemente le strutture e gli incarichi più importanti. 

In the 17th century Ortona was part of the Kingdom of Naples with feudal subjection to the Farnese family. The feudal concession, however, did not exempt the city from the obligation to respect the laws of the kingdom since said concession was always and only for the enjoyment of the granted property and never for ownership and political autonomy. The legal and administrative structures of the city were almost identical to those of the other centers of southern Italy with some variations mainly linked to the morphology of the country, its economic development, and the social and religious aspect. In Ortona the administrative structure that governed the city was quite large; almost all the positions were renewed at the meeting of the Decurional Council on 15 August and the positions had an annual duration. To better understand the bureaucratic machine of the University of Ortona in the 17th century, we briefly describe the most important structures and roles.

Il Parlamento generale | The General Parliament

Era composto da tutti i capi famiglia dell’Università (nobili, borghesi e popolani). Stabiliva patti di alleanza, giurava fede alle dinastie, deliberava la pace e la guerra con altre città, nominava i membri del decurionato.

Was made up of all the heads of the University families (nobles, bourgeois and commoners). It established alliance pacts, swore faith to the dynasties, decided on peace and war with other cities, appointed the members of the decurionate.

Il Consiglio decurionale | The Decurional Council

All’inizio del Seicento il Consiglio era composto di 40 decurioni (termine improprio utilizzato per indicare i consiglieri) e il suo numero venne ridotto a 35 nel 1671. Il Consiglio si riuniva in seduta ordinaria il 15 agosto di ogni anno su convocazione annunciata dal “piazzaro” o “tubicta” (banditore). La seduta era annunciata da 40 rintocchi della campana maggiore della Cattedrale. Nella riunione, che si teneva alla presenza del Governatore, si procedeva alla ripartizione delle cariche; il Consiglio, inoltre, deliberava sui lavori pubblici, imposte, salute pubblica, difesa, pubblica istruzione, feste, ecc. I decurioni erano eletti a vita e quando uno di essi moriva, la sostituzione veniva fatta dal Parlamento Generale tenendo conto che i figli succedevano ai padri e quando un casato si estingueva, veniva chiamato a far parte del Consiglio un rappresentante della famiglia che negli ultimi anni aveva raggiunto la maggiore dignità sociale.

At the beginning of the seventeenth century the Council was made up of 40 decurions (an improper term used to indicate the councilors ) and its number was reduced to 35 in 1671. The Council met in ordinary session on 15 August of each year upon a summons announced by the “piazzaro” or “tubicta” (crier). The session was announced by 40 strokes of the main bell of the Cathedral. At the meeting, which was held in the presence of the Governor, the roles were distributed; the Council also decided on public works, taxes, public health, defence, public education, festivals, etc. The decurions were elected for life and when one of them died, the replacement was made by the General Parliament taking into account that the sons succeeded

their fathers and when a house became extinct, a representative of the family who in recent years had achieved the greatest social dignity.

I Sindaci | The Mayors

Venivano eletti in numero di due e costituivano il potere esecutivo della città. Se uno di essi moriva, restava in carica l’altro fino alla normale scadenza; se venivano a mancare entrambi il potere passava al Mastrogiurato. Potevano essere rieletti dopo tre anni dalla scadenza del loro mandato a condizione che non fossero debitori dell’Università e che i conti della loro amministrazione, che erano tenuti a presentare a fine mandato, avessero ottenuto il parere favorevole dei “Razionali a rivedere li conti”. L’età massima per essere eletti era di 75 anni.

Were elected in number of two and constituted the executive power of the city. If one of them died, the other remained in office until the normal expiration; if both were missing, the power passed to the Master Jury. They could be re-elected three years after the expiry of their mandate on the condition that they were not debtors of the University and that the accounts of their administration, which they were required to present at the end of their mandate, had obtained the favorable opinion of the “Rationals to review the accounts” . The maximum age to be elected was 75 years.

Il Mastrogiurato | The Master Jury

Il compito di eleggere il Mastrogiurato spettava al Consiglio decurionale. Egli era presente a tutte le riunioni del Consiglio e il suo voto era soltanto consultivo. A lui era affidata la responsabilità dell’ordine pubblico, la vigilanza notturna della città, il controllo della chiusura delle sue porte e l’organizzazione “dopo due ore di notte” delle ronde di vigilanza. In caso di risse o rapine arrestava i colpevoli che venivano poi giudicati dal Governatore. La sua uscita in città era annunciata da tre squilli di tromba.

The task of electing the Master Jury fell to the Decurional Council. He was present at all Council meetings and his vote was only consultative. He was entrusted with the responsibility of public order, the night surveillance of the city, the control of the closing of its doors and the organization of surveillance patrols “after two hours at night”. In case of fights or robberies he arrested the culprits who were then judged by the Governor. His exit into the city was announced by three blasts of the trumpet.

Il Barigello | The Barigello

Ufficiale di polizia di nomina ducale alle dirette dipendenze del Governatore. Il prescelto era normalmente un forestiero e durava in carica un anno.

Ducally appointed police officer reporting directly to the Governor. The person chosen was normally a foreigner and held office for one year.

Il Casciero | The Casciero

Compito del Casciero o Erario, di nomina del Consiglio decurionale, era di provvedere alla riscossione di tutte le entrate dell’Università. Lo si sceglieva tra i cittadini idonei e “delli più facoltosi” in quanto, in caso di mancato introito delle tasse, era tenuto a rinfrancare l’Università della perdita subita.

The task of the Casciero or Treasury, appointed by the Decurional Council, was to ensure the collection of all the University’s revenues. He was chosen from among eligible citizens and “the wealthiest” because, in the event of failure to collect taxes, he was required to compensate the University for the loss suffered.

Il Catapane | The Catapane

Era incaricato di fissare i prezzi di alcuni alimenti, specialmente del pesce, e di verificare i pesi e le misure usate dai venditori. Applicava e riscuoteva le multe in materia annonaria e poteva persino ordinare l’arresto per i colpevoli di frode colti in flagranza di reato.

He was responsible for fixing the prices of some foods, especially fish, and verifying the weights and measures used by sellers. He enforced and collected ration fines and could even order the arrest of fraudsters caught in the act. 

I Razionali a riveder li conti delli Sindaci | The Rationals to review the accounts of the Mayors

Figure simili agli attuali revisori dei conti, i Razionali a riveder li conti erano nominati in numero di due e venivano scelti tra persone estranee al Consiglio.

Figures similar to the current auditors, the Rationals to review the accounts were appointed in number of two and were chosen from among people outside the Council.

Il Giudice Civile | The Civil Judge

La sua competenza, solo civile e abbastanza limitata, era esercitata nel solo territorio comunale.

His jurisdiction, which was only civil and quite limited, was exercised only in the municipal territory.

Il Mastro d’Atti della Corte Civile | The Master of Deeds of the Civil Court

Corrispondente all’attuale Cancelliere.

Corresponding to the current Chancellor.

Il Giudice ai contratti | The Contracts Judge

Pubblico ufficiale la cui presenza era necessaria per dare validità a qualsiasi atto giuridico.

Public official whose presence was necessary to give validity to any legal act.

Il Cancelliere | The Chancellor

Figura quasi simile all’attuale Segretario comunale, era incaricato di redigere gli atti dell’Università. Normalmente era laureato un “utroque iure” (diritto civile ed ecclesiastico).

A figure almost similar to the current municipal secretary, he was responsible for drawing up the University documents. He normally had a degree in “utroque iure” (civil and ecclesiastical law).

Il Consiglio, inoltre, provvedeva ad eleggere altri cittadini a ricoprire incarichi pubblici particolari come: The Council also elected other citizens to hold particular public positions such as:

Gli Eletti a tener le chiavi del glorioso Apostolo Santo Thomasso | The Elect to hold the keys of the glorious Apostle Saint Thomas

Tre figure tipicamente ortonesi con una carica di grande prestigio che veniva affidata a personaggi che in città godevano di maggiore prestigio sociale. Tale carica era talmente ambita che i deputati, una volta eletti, facevano di tutto per non riconsegnare le chiavi a fine mandato tanto che, più volte, il Consiglio decurionale è dovuto intervenire per invitare i Deputati che non avevano più titolo, a consegnare ai nuovi eletti le chiavi dell’urna delle reliquie dell’Apostolo. Tra i procuratori eletti a tenere le chiavi di San Tommaso nel periodo a cavallo dei secoli XVI e XVII, troviamo i rappresentanti delle più importanti famiglie ortonesi, persone che si erano distinte nell’arte e nei mestieri, provvisti di una moralità esemplare come: Giovan Battista De Lectis, Marco Tullio de Thinis, Camillo de Sanctis, Ciccarello de Pizzis e tanti altri.

Three typically Ortonese figures with a position of great prestige which was entrusted to figures who enjoyed greater social prestige in the city. This position was so coveted that the deputies, once elected, did everything they could not to hand over the keys at the end of their mandate, so much so that, several times, the Decurional Council had to intervene to invite the Deputies who no longer had the title, to hand over to the new elected the keys to the urn of the Apostle’s relics. Among the prosecutors elected to hold the keys of San Tommaso in the period between the 16th and 17th centuries, we find the representatives of the most important families of Ortona, people who had distinguished themselves in art and crafts, endowed with exemplary morality such as: Giovan Battista De Lectis, Marco Tullio de Thinis, Camillo de Sanctis, Ciccarello de Pizzis and many others.

Il Maestro di scola publico | The public school teacher

Maestro scolastico che nel 1600 veniva ricompensato “con cento, et dodeci ducati di provisione l’anno”. A school teacher who in 1600 was rewarded “with one hundred and twelve ducats per year”.

I Medici della Città | The City Doctors

La tutela della salute pubblica era considerata uno dei compi- ti essenziali della Università. Difatti nella deliberazione decurionale del 30 aprile 1600 troviamo che “questa Città tiene salariato tre medici con provisione di ducati quattrocento”.

The protection of public health was considered one of the essential tasks of the University. In fact, in the decurional resolution of 30 April 1600 we find that “this City employs three doctors with a salary of four hundred ducats”.

I Procuratori delle chiese e dei conventi della città |

The Procurators of the churches and convents of the city

I Procuratori del porto e scalo | The port and port prosecutors

I Procuratori delle fonti | The Source Prosecutors

I cui compiti sono facilmente individuabili. Whose duties are easily identifiable.

Gli Eletti della Sanità per Mare e per Terra | The Elect of Health for Sea and Land

Due nobili incaricati di controllare le fedi di sanità di ogni nave o forestiero che arrivasse in città;

Two nobles responsible for checking the health certificates of every ship or foreigner who arrived in the city.

I Cavallari | The Cavallari

Soldati a cavallo addetti alle torri costiere del Foro, di Mucchia e del Moro. Il loro compito era di sorvegliare la costa di giorno e di notte e di avvisare la città in caso di avvistamento di navi corsare o turche.

Soldiers on horseback assigned to the coastal towers of the Forum, Mucchia and Moro. Their task was to monitor the coast night and day  and to warn the city in case of sighting of privateer or Turkish ships.

Notizie storiche scritte nei “Libri Consiliorum Civitatis Ortonae”

(Registro dei Consigli Generali della Università di Ortona a Mare)

e redatte nel volume La Struttura amministrativa di Ortona nel XVI° Sec.

The administrative structure of Ortona in the 16th century di Elio Giannetti

da G. B. DE LECTIS, Vita del Glorioso Apostolo San Tommaso

EVENTO OGNI PENULTIMO SABATO DI AGOSTO

Palio delle Chiavi d’Argento con la Dama, le Damigelle dei Quarti e delle Contrade e le Autorità scelte dai Decurioni

Dopo il fortunato evento del 6 settembre 1258 la devozione degli ortonesi per le venerate reliquie dell’apostolo Tommaso si è fatta sempre più profonda e sentita manifestandosi, attraverso i secoli, in modi diversi. dalla cura, testimoniata da molti storici e da moltissimi documenti, per il tempio custodia delle sacre ossa, sino ai festeggiamenti con i quali i cittadini

mostravano, e mostrano ancora, in modo esteriore la loro gioia ed il loro orgoglio per essere depositari di un così grande tesoro.

Le feste esterne venivano celebrate in occasione della ricorrenza liturgica del 21 dicembre, mentre la prima domenica di maggio, giorno del perdono, aveva un carattere del tutto spirituale e penitenziale in piena armonia con l’indulgenza plenaria che si poteva lucrare in quella circostanza. Per quanto riguarda i festeggiamenti popolari lo scrittore e medico Giovan Battista De Lectis ci ha lasciato una testimonianza molto interessante della sua epoca.

Nell’Anno del Signore 1563 ci riferisce che il popolo organizzava diversi giochi nel “Piano”, cioè in piazza San Tommaso. Tra i più spettacolari vi era la corsa di un carro, supponiamo trainato da animali, che girava intorno al perimetro della piazza, con un albero di nave alto circa 5 metri e mezzo fissato sulla sua base con delle corde, e sulla cui sommità era sistemato un “palio” da conquistare. A turno, gli uomini più coraggiosi, cercavano di arrampicarsi fino in cima mentre il carro girava velocemente intorno alla piazza senza fermarsi mai. Un certo Andrea di Zara, mentre il carro girava velocemente intorno al “Piano”, raggiunse la sommità del palo, che sfortunatamente si spezzò ed il concorrente cadde a terra. Andrea stramazzò al suolo abbracciato

all’albero, battendo testa e schiena sui mattoni. Perse i sensi e fu subito soccorso e portato sull’altare dell’apostolo. Secondo De Lectis, fu miracolato da san Tommaso perché Andrea tornò a casa sano e salvo, come se si fosse risvegliato da un lungo sonno.

Dai libri dei Consigli della città di Ortona risultano diverse le delibere di spesa per i festeggiamenti in onore del Santo: come nel 1758, nel quinto centenario della Traslazione, il Consiglio concesse 30 ducati per la musica in chiesa e nel 1764 pagò addirittura i fuochi d’artificio.

After the fortunate event of 6 September 1258, the devotion of the people of Tortona for the venerated relics of the apostle Thomas became increasingly profound and heartfelt, manifesting itself, over the centuries, in different ways. from the care, testified by many historians and many documents, for the temple’s custody of the sacred bones, up to the celebrations with which the citizens showed, and still show, in an external way their joy and their pride at being custodians of such a great treasure. The external feasts were celebrated on the occasion of the liturgical anniversary of December 21st, while the first Sunday of May, the day of forgiveness, had a completely spiritual and penitential character in full harmony with the plenary

indulgence that could be gained on that occasion. As regards popular celebrations, the writer and doctor Giovan Battista De Lectis has left us a very interesting testimony of his era. In the Year of Our Lord 1563 he tells us that the people organized various games in the “Piano”, that is, in Piazza San Tommaso. Among the most spectacular was the race of a chariot, let’s assume it was pulled by animals, which went around the perimeter of the square, with a ship’s mast about 5 and a half

meters high fixed on its base with ropes, and on top of which was placed a “graze” to be conquered. The bravest men took turns trying to climb to the top while the cart quickly circled the square without ever stopping. A certain Andrea from Zara, while the cart was quickly turning around the “Piano”, reached the top of the pole, which unfortunately broke and the competitor fell to the ground. Andrea fell to the ground hugging the tree, hitting his head and back on the bricks. He lost consciousness and was immediately helped and taken to the apostle’s altar. According to De Lectis, he was miraculous by Saint Thomas because Andrew returned home safe and sound, as if he had awakened from a long sleep. From the books of the Councils of the city of Ortona there are various spending resolutions for the celebrations in honor of the Saint: as in 1758, on the fifth centenary of the Translation, the Council granted 30 ducats for music in the church and in 1764 it even paid for the fireworks. 

Circa 650 di storia per le chiavi delle cancellate che custodivano le reliquie del Santo patrono Tommaso, e tutti i festeggiamenti in suo onore con giochi e musica svolti proprio in Piazza del “Piano” (attuale Piazza San Tommaso), ci hanno spinto a promuovere uno dei giochi più in voga nelle corti e nelle fiere, presumibilmente anche del nostro territorio: un gioco antico con uno strumento antico, l’Arco!

Usato come arma dalla casta dei guerrieri fino alla fine del Medioevo, fino alla diffusione delle armi da fuoco. Il moderno tiro con l’arco trova le sue radici nella vecchia Inghilterra. Dopo la battaglia di Crecy, i re inglesi, compreso lo stesso Enrico VIII che era un esperto arciere, con un decreto imposero a tutti i sudditi maschi di età compresa tra i 7 e i 60 anni di tirare con l’arco ogni domenica e durante le feste. I primi bersagli erano di legno o paglia, sostituiti poi dalle sagome circolari.

Alla fine del rinascimento, le gare di tiro con l’arco divennero una tradizione per tutta l’Europa; disciplina proveniente dalla pratica militare, divenne man mano prova di abilità popolare. I seguaci di questa arte si organizzarono in compagnie di arcieri e continuarono a utilizzare l’arco nei giochi. 

Oggi disciplina sportiva importante, disciplina olimpica, attività molto nota e praticata come nel caso degli Arcieri delle Torri di di Ripa Teatina, associazione sportiva con quasi trent’anni di attività, ed oggi ancora partner fondamentale nel PALIO delle CHIAVI d’ARGENTO di ORTONA. 

Ortona e i suoi quarti e le sue contrade si sfideranno per conquistare la possibilità per le proprie damigelle di sfilare insieme agli “Eletti”, titoli degli antichi Decurioni della città che dava il diritto di conservare nella propria famiglia le chiavi spettanti alla municipalità e che durante le feste del Perdono, nella prima domenica di maggio di ogni anno, insieme a quelle conservate dal capitolo della Cattedrale, aprivano le cancellate delle Sacre Reliquie!

I Nove arcieri, formati dalla storica scuola degli “ARCIERI delle TORRI, in rappresentanza ognuno per quarti e le contrade, saranno chiamati a sfidarsi in diversi giochi di abilità con archi storici e frecce di legno per conquistare il “Palio”.

About 650 years of history for the keys to the gates that housed the relics of the patron saint Thomas, and all the celebrations in his honor with games and music held right in Piazza del “Piano” (now Piazza San Tommaso), have pushed us to promote a of the most popular games in courts and fairs, presumably also in our territory: an ancient game with an ancient instrument, the Bow! Used as a weapon by the warrior caste until the end of the Middle Ages, until the spread of firearms. Modern archery has its roots in old England. After the battle of Crecy, the English kings, including Henry VIII himself who was an expert archer, with a decree required all male subjects between the ages of 7 and 60 to shoot archery every Sunday and during parties. The first targets were made of wood or straw, later replaced by circular shapes. At the end of the Renaissance, archery competitions became a tradition throughout Europe; discipline coming from military practice, gradually became a test of popular skill. Followers of this art organized themselves into companies of archers and continued to use the bow in games. Today an important sporting discipline, an Olympic discipline, a very well-known and practiced activity as in the case of the Archers of the Towers of Ripa Teatina, a sports association with almost thirty years of activity, and today still a fundamental partner in the SILVER KEY PALIO of ORTONA. Ortona and its quarters and its districts will compete to win the possibility for their bridesmaids to parade together with the “Elect”, titles of the ancient Decurions of the city which gave the right to keep the keys belonging to the municipality in one’s family and which during the feasts of Forgiveness, on the first Sunday of May each year, together with those preserved by the Cathedral chapter, opened the gates of the Holy Relics! The Nine archers, trained by the historic school of the “ARCHERS of the TOWERS”, each representing quarters and districts, will be called to compete in various skill games with historic bows and wooden arrows to conquer the “Palio”.

EVENTO OGNI PENULTIMO SABATO DI LUGLIO

RIEVOCAZIONI D'ABRUZZO

Fare rete tra le rievocazioni storiche D’Abruzzo è la chiave fondamentale per diffondere con forza le tradizioni della nostra regione. La Compagnia del Castello Ortona ha un appuntamento fisso di confronto e di relazione con tutte le realtà abruzzesi che investono nelle tradizioni locali.
Pertanto la prima “reunion” di tutte le associazioni interessate partire proprio da Ortona per poi diffondersi su tutto il territorio regionale.
Di seguito il censimento delle manifestazioni più note della regione Abruzzo.

Provincia di Teramo

TERAMO

I 4 Quartieri Storici, rievocano la Festa della Pace 1559 (11 Aprile 2021)

NERETO (TE)

Rievocazione del Taglio del Mantello (11 Novembre / San Martino)

CORROPOLI (TE)

Rievocazione della Pentecoste Celestiniana e Palio delle Botti (Luglio)

TORTORETO (TE)

Palio del Barone (Agosto)

CIVITELLA DEL TRONTO (TE)

Incontri tradizionalisti di Civitella del Tronto (Giugno)

NOTARESCO (TE)

Palio dell’Accoglienza Notarisco AD 1514 (Luglio)

ATRI (TE)

Corteo Storico degli Acquaviva (Perdonanza) – (Agosto)

 

Provincia de L’Aquila

L’AQUILA

  • Perdonanza Celestiniana ( Agosto)
  • 2 Giugno 1424 – La Battaglia di Bazzano e le Bone Novelle (Giugno)

TAGLIACOZZO (AQ)

Ascanio a Tagliacozzo (Luglio)

SCURCOLA MARSICANA (AQ)

Corteo Storico Medievale “Contrade e Borghi” (Agosto)

MAGLIANO DEI MARSI (AQ)

Festa del 20 Ottobre

CELANO (AQ)

La Fiera dei Conti di Celano (Luglio)

CERCHIO (AQ)

Bulla Indulgentiarum (Agosto)

CORFINIO (AQ)

Viteliù – Corfinium Anno “0” (Agosto)

PREZZA (AQ)

Malmozzetto – La Spada e la Rosa (Agosto – Settembre – Ottobre)

SULMONA (AQ)

Giostra Cavalleresca di Sulmona (Luglio)

PACENTRO (AQ)

I Caldoreschi nell’Anno del Signore 1450 (Agosto)

PETTORANO SUL GIZIO (AQ)

Rievocazione delle Nozze Corbano-Cantelmo 1310 ( Settenbre – Ottobre)

PESCOCOSTANZO (AQ)

Vittoria Colonna a Pescocostanzo (Agosto)

 

Provincia di Pescara

ELICE (PE)

Le Notti nell’Ilex (Luglio)

SPOLTORE (PE)

Il Fascino del Medioevo a Spoltore (Giugno)

POPOLI (PE)

Certame di Popoli (Agosto)

 

Provincia di Chieti

FRANCAVILLA AL MARE (CH)

A Cena con gli Artisti (Agosto)

BUCCHIANICO (CH)

Festa dei Banderesi di Bucchianico (Maggio – Giugno)

VILLAMAGNA (CH)

Rievocazione Storica dei Saraceni e del Miracolo di Santa Margherita (Luglio)

TOLLO (CH)

Battaglia tra Turchi e Cristiani (Agosto)

ORTONA (CH)

  • Rievocazione Storica della Traslazione delle Reliquie di San Tommaso Apostolo ad Ortona nel 1258 (6 Settembre);
  • Corteo Storico delle Chiavi d’Argento, della Dama e delle Damigelle dei Quarti e delle Contrade (primo sabato di Maggio);
  • Corteo Storico di Margherita d’Austria e della sua Corte (Luglio);
  • Rievocazione Storica del Consiglio dei Decurioni A.D. 1591 nel giorno dell’Assunta (15 Agosto);
  • Palio delle Chiavi d’Argento (Penultimo sabato di Agosto).

GUARDIAGRELE (CH)

  • Corteo Storico del Fuoco

CRECCHIO (CH)

A Cena con i Bizantini (Luglio)

LANCIANO (CH)

  • La Settimana Medievale (Agosto);
  • Il Mastrogiurato (Agosto – Settembre);
  • Rievocazione dell’arrivo delle Corone per la Festa della Madonna del Ponte (Settembre).

VASTO (CH)

Corteo Storico del Toson D’Oro (Agosto)

SAN BUONO (CH)

San Buono e i suoi Feudatari (Agosto)

PERANO (CH)

Palio de lu Ricchiappe (Agosto)

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